Ha l'obiettivo di confermare il valore del prodotto di qualità di vera origine italiana.Chi non fa un prodotto di valore realizzato interamente in Italia non si potrà mai fregiare della certificazione Made in Italy e 100% Made in Italy.Viene effettuata con tutti i parametri propri previsti dalla normativa italiana vigente: Adozione del disciplinare di certificazione, definizione delle procedure, gestione delle azioni attraverso moduli e stampati.La certificazione viene rilasciata d...
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PROGETTO > GIAPPONE
Nell'ambito della corrente attività di accreditamento sui mercati internazionali delle Imprese Italiane che realizzano un prodotto di qualità interamente in Italia, Promindustria, delegata dall'Istituto Tutela Produttori Italiani, effettuerà le azioni di accreditamento, scouting e matchmaking nell'ambito del Paese Giappone per il periodo di Maggio 2015.
Tutti i settori saranno c...
In base al Monitor dei Distretti di Intesa Sanpaolo, nel quarto trimestre 2014 la pelletteria e le calzature "made in Florence" hanno realizzato esportazioni per quasi 828 milioni di euro, contro i precedenti 732,4 milioni.
Lo studio, pubblicato oggi (24 marzo) su Il Sole 24 Ore, infonde ottimismo. Per i distretti analizzati, sia della moda che degli altri settori, il quarto trimestre dello scorso anno è stato il 20esimo consecutivo di crescita, con un massimo storico di vendite oltreconfine, trainate dalla ripresa dei flussi commerciali verso gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. In compl...
Per la Corte di cassazione - sentenza n. 3789 depositata ieri - una scarpa non può riportare la dicitura «Made in Italy» se la cucitura della stessa si svolge all’estero, nel caso di specie in Romania.
I ricorrenti in Cassazione lamentavano il fatto che questa fase di cucitura consisterebbe in «una banalissima e insignificante percentuale del processo di realizzazione dei prodotti tale da non inficiare in alcun modo la relativa qualità e da escludere il ricorso di alcuna induzione in inganno del pubblico dei consumatori». Come abbiamo visto la Cassazione rispetto a questa teoria è st...
La tutela dei Prodotti Italiani passa anche per una Certificazione che viene atribuita da un Istituto nazionale con sede a Fermo, l'Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani....
Non bisogna demonizzare chi non può più produrre qui e anzi bisogna rispettarlo.
Questo l’esordio di Diego Della Valle, numero uno del gruppo Tod’s, sul palco del Convegno Pambianco.
Tutti a casa abbiamo una riga finale da compilare che si chiama conto economico – ha proseguito Della Valle – e non c’è imprenditore contento di lasciare il Paese.
Mister Tod’s, che ha tenuto a precisare di essere, con il suo gruppo, "uno dei maggiori tutori del made in Italy", ha illustrato tre proposte per il ritorno delle industrie.
La prima riguarda la necessità di strumenti finanziari: ri...
Un mercato da 7 miliardi. Ma dopo la depenalizzazione i sequestri sono crollati del 90 per cento
Il falso Made in Italy si sequestra sempre meno, ma non perché il traffico di prodotti contraffatti sia diminuito. A tenere le mani legate agli agenti delle dogane è una serie di leggi, che hanno reso molto più difficili i controlli. Un dato dell’Agenzia delle Dogane rende l’idea: nel 2009 i sequestri classificati sotto la voce “violazioni Made in Italy e Accordo di Madrid” riguardavano 9,5 milioni di pezzi, per un valore stimato di 15,9 milioni di euro. Nel 2012 il numero di prodotti b...
Ipotizziamo che in Italia: - gli occupati sono pari a 1000; - la retribuzione media è di 1000€; - i costi delle ritenute sono pari a 1000€; Ipotizzando inoltre che: - i disoccupati sono pari al 130 (13% degli occupati); - disoccupazione giovanile pari a 440 (44% degli occupati); si avrebbe di fatto un numero di disoccupati pari a 570 (57%). Se domani mattina lo Stato prospettasse una riduzione del 30% delle ritenute su tutti gli occupati (nuovi e vecchi) credo che gli italiani farebbero salti mortali per poter concorrere al rilancio dell'Italia e sarei certo che i disoccupati verrebber...
Pubblichiamo una segnalazione arrivataci da un comune cittadino, speriamo possa far riflettere.
Buon giorno,
sono appena tornato dal Brasile dove ho parecchi amici e parenti ed in particolare dallo stato di Espirito Santo dove l'85% della popolazione è oriunda italiana (ne sono orgogliosi) e mi sono meravigliato che bevessero solo ed esclusivamente vino cileno.
Poi ho acquistato due bottiglie di vino prodotto in Italia per una festa con amici ed ho capito il perché:
non ho mai bevuto porcherie simili, ed anche se non sono un intenditore ho scoperto che nemmeno i peggiori vini in brick ch...
Gli operai cinesi incrociano le braccia e bloccano la produzione. Da ieri a Dongguan, nel sud del Paese, migliaia di lavoratori di una delle più grande fabbriche di scarpe della Cina sono in sciopero contro condizioni di lavoro precarie.
Grandi marchi, come la Nike o la Reebok, rischiano seriamente la paralisi.
I lavoratori della Yue Yuen, gruppo che produce scarpe per Nike, Crocs, Adidas, Reebok, Asics, New Balance, Puma e Timberland, erano già scesi in piazza lo scorso 5 aprile. Ieri, dopo lo stop ai negoziati con i vertici dell’azienda che impiega oltre sessantamila dipendenti...