Ha l'obiettivo di confermare il valore del prodotto di qualità di vera origine italiana.Chi non fa un prodotto di valore realizzato interamente in Italia non si potrà mai fregiare della certificazione Made in Italy e 100% Made in Italy.Viene effettuata con tutti i parametri propri previsti dalla normativa italiana vigente: Adozione del disciplinare di certificazione, definizione delle procedure, gestione delle azioni attraverso moduli e stampati.La certificazione viene rilasciata d...
52/15
PROGETTO > GIAPPONE
Nell'ambito della corrente attività di accreditamento sui mercati internazionali delle Imprese Italiane che realizzano un prodotto di qualità interamente in Italia, Promindustria, delegata dall'Istituto Tutela Produttori Italiani, effettuerà le azioni di accreditamento, scouting e matchmaking nell'ambito del Paese Giappone per il periodo di Maggio 2015.
Tutti i settori saranno c...
La tutela dei Prodotti Italiani passa anche per una Certificazione che viene atribuita da un Istituto nazionale con sede a Fermo, l'Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani....
Promindustria Spa ha concluso il sondaggio commissionato dall'Istituto Tutela Produttori Italiani per verificare quale impatto ha il Made in Italy nel settore meccanica.
Lo scopo del sondaggio era quello di capire se il “Made in Italy” rappresenta un fattore di spinta all'export nel settore Meccanica come già avviene per i cosiddetti settori tradizionali del made-in-Italy ovvero, alimentare, moda e arredo.
Il questionario è stato inviato a circa 10,000 aziende meccaniche di vari sottosettori come valvolistica, rubinetteria, automotive, macchine industriali, ambientistica e tecnologia e...
Non bisogna demonizzare chi non può più produrre qui e anzi bisogna rispettarlo.
Questo l’esordio di Diego Della Valle, numero uno del gruppo Tod’s, sul palco del Convegno Pambianco.
Tutti a casa abbiamo una riga finale da compilare che si chiama conto economico – ha proseguito Della Valle – e non c’è imprenditore contento di lasciare il Paese.
Mister Tod’s, che ha tenuto a precisare di essere, con il suo gruppo, "uno dei maggiori tutori del made in Italy", ha illustrato tre proposte per il ritorno delle industrie.
La prima riguarda la necessità di strumenti finanziari: ri...
Un mercato da 7 miliardi. Ma dopo la depenalizzazione i sequestri sono crollati del 90 per cento
Il falso Made in Italy si sequestra sempre meno, ma non perché il traffico di prodotti contraffatti sia diminuito. A tenere le mani legate agli agenti delle dogane è una serie di leggi, che hanno reso molto più difficili i controlli. Un dato dell’Agenzia delle Dogane rende l’idea: nel 2009 i sequestri classificati sotto la voce “violazioni Made in Italy e Accordo di Madrid” riguardavano 9,5 milioni di pezzi, per un valore stimato di 15,9 milioni di euro. Nel 2012 il numero di prodotti b...
Ipotizziamo che in Italia: - gli occupati sono pari a 1000; - la retribuzione media è di 1000€; - i costi delle ritenute sono pari a 1000€; Ipotizzando inoltre che: - i disoccupati sono pari al 130 (13% degli occupati); - disoccupazione giovanile pari a 440 (44% degli occupati); si avrebbe di fatto un numero di disoccupati pari a 570 (57%). Se domani mattina lo Stato prospettasse una riduzione del 30% delle ritenute su tutti gli occupati (nuovi e vecchi) credo che gli italiani farebbero salti mortali per poter concorrere al rilancio dell'Italia e sarei certo che i disoccupati verrebber...
Pubblichiamo una segnalazione arrivataci da un comune cittadino, speriamo possa far riflettere.
Buon giorno,
sono appena tornato dal Brasile dove ho parecchi amici e parenti ed in particolare dallo stato di Espirito Santo dove l'85% della popolazione è oriunda italiana (ne sono orgogliosi) e mi sono meravigliato che bevessero solo ed esclusivamente vino cileno.
Poi ho acquistato due bottiglie di vino prodotto in Italia per una festa con amici ed ho capito il perché:
non ho mai bevuto porcherie simili, ed anche se non sono un intenditore ho scoperto che nemmeno i peggiori vini in brick ch...
Gli operai cinesi incrociano le braccia e bloccano la produzione. Da ieri a Dongguan, nel sud del Paese, migliaia di lavoratori di una delle più grande fabbriche di scarpe della Cina sono in sciopero contro condizioni di lavoro precarie.
Grandi marchi, come la Nike o la Reebok, rischiano seriamente la paralisi.
I lavoratori della Yue Yuen, gruppo che produce scarpe per Nike, Crocs, Adidas, Reebok, Asics, New Balance, Puma e Timberland, erano già scesi in piazza lo scorso 5 aprile. Ieri, dopo lo stop ai negoziati con i vertici dell’azienda che impiega oltre sessantamila dipendenti...
Maxi sequestro al Traforo del Monte Bianco da parte dell'Agenzia delle dogane e della guardia di finanza di 1.220 capi di abbigliamento e 1.120 cover per cellulari con fallace indicazione di origine. Alcuni capi di abbigliamento sequestrati riportavano la dicitura 'Free Style' con falsa indicazione di origine italiana. L'autore delle violazioni è stato denunciato a piede libero.
Fonte: Ansa.it...