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2015-01-01

MADE IN ITALY: GDF PRATO SEQUESTRA 600 TONNELLATE TESSUTI CINESI

Sequestrate dalla Guardia di Finanza di Prato 600 tonnellate di tessuti importati dalla Cina senza etichette di qualita' merceologica, contestati 3.650 mln di euro di redditi evasi, 640mila euro di iva e irap e sequestrati 2 capannoni industriali e 66 macchinari ai sensi della normativa in materia urbanistica e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Questi i risultati dei controlli degli ultimi 10 giorni effettuati dalla Guardia di Finanza di Prato nelle aree industriali. I militari della Compagnia di Prato, nell'ambito delle attivita' di cui al 'Patto per Prato sicura', hanno sequestrato , all'interno di un'azienda cinese 22.688 rotoli di tessuto, pari a circa 600 tonnellate ed al peso complessivo di 15 Tir. In particolare, e' stato effettuato l'accesso all'interno della sede operativa dell'azienda, al fine di riscontrare la conformita' del materiale stoccato e verificare la regolarita' nonche' la coerenza della documentazione doganale con il tessuto importato. All'interno del sito aziendale, i finanzieri hanno constatato che su ognuno dei rotoli di tessuto era apposto un contrassegno adesivo la cui generica dicitura non consentiva di collegare il tessuto ai documenti di riferimento. Per questo, gli stessi tessuti sono stati sequestrati. Altro risultato e' derivato dagli accertamenti effettuati nei confronti di una societa' operante nel settore del confezionamento di abbigliamento sempre gestita da un s cinese All'imprenditore e' stata contestata una evasione alle IIDD di euro 2.800.000, per costi indeducibili, non avendo la societa' prodotto idonea documentazione fiscale a sostegno, e di euro 850.000, per ricavi non dichiarati,non trovando gli importi evidenziati corrispondenza nella contabilita'. Sono state quindi riscontrate violazioni alla normativa Iva per circa euro 500.000 e constatato un omesso pagamento Irap per circa euro 140.000. Con l'ausilio dei Baschi Verdi dei Comandi di Firenze , Prato , Livorno e Pisa , e' stato effettuato un controllo all'interno di due capannoni industriali , uno di circa 500 mq e l'altro di circa 800 mq. L'ispezione dei locali aziendali ha permesso di scoprire 10 lavoratori al nero, di cui 7 clandestini, intenti a capochino sulle macchine da cucire. I due capannoni sono stati sequestrati, unitamente alle 66 postazioni di lavoro, in quanto al loro interno,oltre che venir riscontrate modifiche strutturali tali da ricavare dormitori e cucina attraverso l'apposizione di pannelli in lamiera e legno all'interno di uffici ,ripostigli , area deposito e magazzino,venivano rilevate le precarie condizioni igienico-sanitarie dei luoghi causate dalla promiscuita' di convivenza tra zona lavoro,dormitori , cucina e servizi igienici. I 2 cinesi, titolari delle imprese,sono stati denunciati. [fonte:AGI]
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