Presa Diretta: i gamberi che arrivano sulle nostre tavole sono di scarsa qualità e distruggono il Pianeta
Sono 10 anni che, x tutelare il cittadino ed evitare le importazioni di prodotti nocivi di bassa qualita, chiediamo alla classe politica che i prodotti prima di entrare in Italia debbono essere sottoposti ad analisi test e prove. È ora di verificare perché e per quali interessi chi di dovere non procede.
Leggiamo su TzeTze.it (link)
Liza Boschin, inviata di Presa Diretta, ha realizzato un'inchiesta sconvolgente sulla produzione dei gamberi, molti dei quali arrivano nel nostro piatto. Il viaggio della giornalista parte dal Bangladesh per arrivare in Thailandia. Le telecamere hanno documentato come, dove e da chi vengono allevati i gamberi che finiscono sulle nostre tavole.
Perché questi crostacei arrivano da così lontano? La produzione italiana di gamberi vive una crisi profonda dovuta alla concorrenza spietata dei prodotti importati dall'estero. I crostacei vengono pescati, allevati, spesso precotti e congelati a migliaia di chilometri di distanza, rendendo molto difficile i necessari controlli di qualità e portando in Italia alimenti rovinati e sui costi dei quali incide molto il lungo viaggio internazionale.
Leggiamo da HuffingtonPost il prezzo pagato per l'importazione dei gamberi dal Bangladesh:
Si tratta di un'area che in passato era occupata da diverse coltivazioni, dai pascoli, dalle foreste e dalle risaie ma che è, oggi, un unico grande lago salato in cui donne e bambini lavorano per crescere i crostacei completamente destinati al mercato straniero.
Creati abbattendo le dighe che proteggevano l'interno dalle mareggiate nel periodo dei monsoni, questi bacini d'acqua salata distruggono l'ecosistema bruciando le poche coltivazioni rimaste, facendo sparire i pascoli e intaccando addirittura le abitazioni degli abitanti del posto. Il viaggio della giornalista prosegue verso la Thailandia seguendo a ritroso le orme del trash fish, il pesce immondizia, ossia tutto quel pesce che non può essere venduto al mercato ma viene acquistato dai produttori di farina di pesce per creare il mangime necessario ad allevare i gamberi.
L'Europa è il più grosso importatore di farina di pesce dalla Tailandia, usata anche per ingrassare i nostri polli e maiali di allevamento; tuttavia tra le bancarelle ricolme di trash fish l'occhio cade su diversi pesci tropicali della barriera corallina e sui piccoli di altre specie, portati a riva dai pescatori tramite la pesca a strascico che distrugge i fondali decimando i coralli. È questo il vero prezzo del cocktail di gamberi: la produzione nazionale e i suoi frutti arrancano, mentre a migliaia di chilometri da noi l'ambiente viene massacrato.
I CLIENTI ITALIANI - Quali sono i clienti italiani che importano questi gamberi di scarsa qualità in Italia? Presa Diretta fa i nomi: Ortofin, Coop Italia, Conad, Metro.Queste aziende comprano in Bangladesh e addirittura, in alcuni casi, trasformano il prodotto in un loro marchio sotto forma di sughi per la pasta.