“Nonostante il 2011 sia stato un anno difficile per l’economia mondiale, la collaborazione economica e commerciale italo-russa ha raggiunto i livelli molto alti. L’Italia continua a rimanere uno tra i partner commerciali più significativi della Federazione Russa. Secondo i dati del Servizio Federale delle dogane russe, l’Italia è il quinto partner della Russia per l’interscambio commerciale che nel 2011 è stato pari a 46 miliardi di dollari US, mostrando l’incremento del 22,6% rispetto al 2010. Le esportazioni russe in Italia hanno registrato l’aumento del 18,6% fino ai 32,6 miliardi di dollari, mentre le importazioni dall’Italia sono cresciute del 33,4% per 13,4 miliardi di dollari. Per la Russia, il saldo positivo della bilancia commerciale nei rapporti con l’Italia è aumentato del 10,0%  per un totale di 19,2 miliardi di dollari”.

Tribuna Economica intervista Natela Scenghelia, Presidente Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia: 

 

L’Italia continua ad essere un partner economico significativo per la Russia. Quali sono i settori di maggior investimento?

Nel corso degli anni 2010 e 2011, è stata confermata la buona volontà di ambedue Paesi di sviluppare, oltre ai rapporti commerciali, la collaborazione nel campo degli investimenti e delle tecnologie. La cooperazione più intensa si è registrata nel settore energetico e quello dei combustibili. In particolare, si tratta della realizzazione del gasdotto “South Stream" con la partecipazione dell’ENI. Inoltre, si può costatare con una grande soddisfazione le attività in Russia del gruppo ENEL che investe nell’ammodernamento e nello sviluppo di alcuni centrali idroelettriche, tra cui quelle di Konakovo, Nevynnomyssk, Sredneuralsk e Reftinskoye. Nel luglio 2011 sono state messe in funzione i nuovi impianti a ciclo combinato vapore-gas nelle centrali di Nevynnomyssk e Sredneuralsk per un totale degli investimenti che si ammonta a circa 780 milioni di euro.

Oltre al settore energetico, la Russia e l’Italia stanno sviluppando attivamente le sinergie nel comparto di alte tecnologie. È già stata portata a termine la fase di progettazione e realizzazione industriale del velivolo regionale di medio raggio SuperJet 100 nell’ambito di un progetto congiunto della russa ZAO “Grazhdanskie Samolety Sukhogo” e dell’italiana Alenia Aeronautica. I primi SuperJet 100 di seria sono stati consegnati alle compagnie aeree in primavera 2011 e stanno già effettuando i voli regolari. Al giorno di oggi, i 168 SuperJet 100 sono stati acquistati dalle società di trasporto di vari paesi come la Russia, l’Armenia, l’Italia, gli Stati Uniti, il Messico, l’Indonesia e il Laos. Sta sempre crescendo la collaborazione tra la russa Vertolety Rossii e l’italiana Agusta Westland. I partner hanno iniziato l’implementazione del progetto che prevede la costruzione in Russia di elicotteri AW139 con la licenza di Agusta Westland. Il valore degli investimenti nel progetto della società aeronautica italiana è stimato a 12 milioni di euro.

La costruzione automobilistica è un altro settore importante della cooperazione bilaterale italo-russa. Nel giugno 2011 è stato siglato un accordo tra il Ministero dello Sviluppo economico della Federazione Russa, il Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa e il Gruppo FIAT per l’assemblaggio industriale in Russia di autovetture della casa automobilistica italiana. Sta sempre crescendo la cooperazione bilaterale tra il Gruppo Pirelli e la GK Rostechnologhii. Nel luglio 2011, le società di cui sopra hanno firmato un accordo con la SIBUR Holding che prevede la cessione della Fabbrica Kirov per produzione di pneumatici che si trova a San Pietroburgo a una joint-venture, istituita da Pirelli e Rostechnologhii.

Nell’ambito di una visita ufficiale della delegazione del Governo della Repubblica di Bashkortostan che si è svolta nel settembre 2011 in Italia settentrionale, è stato siglato un accordo trilaterale tra il gruppo italiano DANIELI, la russa OOO Uralskaya Staleprokatnaya Compagnia e il Governo di Bashkortostan per la realizzazione nel territorio della repubblica russa di un impianto per la produzione dell’armatura e profilati con l’impiego di tecnologie di ultima generazione nel settore metallurgico.

La società Indesit Company ha approvato il piano degli investimenti nel mercato russo per il periodo tra il 2012 e il 2016 per un totale di 250 milione di euro. Il progetto prevede l’aumento di capacità produttive della fabbrica di lavatrici, l’ulteriore ammodernamento della fabbrica di frigoriferi, l’ampliamento del centro logistico, nonché la realizzazione della terza fabbrica Indesit in Russia. La società Berlin-Chemie (controllata dal gruppo italiano Menarini) realizza un progetto d’investimento per la costruzione di una fabbrica farmaceutica nella regione di Kaluga. La Tecnimont sta concludendo un progetto, realizzando un impianto per produzione di polipropilene sulla base della OAO Nizhnekamskneftekhim.

I progetti sopraccitati sono solo alcuni esempi degli investimenti italiani in Russia. Da parte sua, la Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia fornisce un sostegno continuo e sostanziale alle società italiane, interessate a creare le loro unità produttive sul territorio russo.

 

A marzo ci saranno le elezioni presidenziali. L’alleanza euro-asiatica per costituire uno spazio economico unificato pari all’Ue, continua ad essere uno degli obiettivi della politica russa?

La Russia ha fatto la scelta e la farà sempre in futuro per approfondire l’integrazione economica euro-asiatica, primo, per adempiere agli impegni assunti nell’ambito degli accordi internazionali; secondo, per far valere i suoi interessi economici a cui risponde tale integrazione, e ciò indipendentemente dalla congiuntura politica esistente.

Nel novembre 2011 a Mosca, i presidenti della Federazione Russa, della Bielorussia e del Kazakistan hanno firmato la Dichiarazione sull’Integrazione economica euro-asiatica, l’Accordo sulla Commissione economica euro-asiatica e il Regolamento delle attività della Commissione economica euro-asiatica. Nella Dichiarazione sull’Integrazione economica euro-asiatica è ribadito che dal 1 gennaio 2012 prende inizio una nuova fase della creazione dello Spazio economico unificato, basato sulle norme e sui principi dell’Organizzazione mondiale del commercio ed aperto all’adesione da parte di altri paesi. L’obiettivo di tale Spazio è la creazione di condizioni favorevoli per lo sviluppo economico sostenibile ed efficace dei paesi-membri e la crescita del livello di vita delle loro popolazioni.

La Commissione economica euro-asiatica è un nuovo organismo sovranazionale che effettuerà la gestione dei processi integrativi nel formato delle realtà già esistenti, in particolare dell’Unione doganale e dello Spazio economico unificato. L’obiettivo finale di processi integrativi in merito è l’istituzione entro il 2015 dell’Unione economica euro-asiatica. Il fatto avrà una grande importanza anche per i suoi partner internazionali, dando che la nuova realtà si costruirà sulla base dell’Unione doganale e, di conseguenza, contribuirà alla semplificazione della normativa doganale nei riguardi di paesi-esportatori, ivi compresa l’Italia.

 

Gli investitori russi hanno continuato ad investire in Italia nonostante la crisi?

Il monitoraggio dei progetti realizzati dalle società russe in Italia nel 2011 ha confermato una tendenza degli anni precedenti secondo cui non si arresta la crescita degli investimenti russi nei mercati internazionali.

Uno tra i più ambiziosi progetti di investimenti in Italia è realizzato dalla società petrolifera russa Lukoil. Nel corso degli ultimi anni, la Lukoil partecipa alla Joint Venture ERG per la gestione della raffineria ISAB nell’area industriale di Priolo. L’inizio del progetto risale al 2008, quando la Lukoil ha rilevato il 49% delle quote azionarie dell’ERG con l’opzione di acquistare la parte restante di quote nell’arco di 5 anni successivi. Dopo la conclusione dell’operazione, il produttore petrolifero russo ha ricevuto l’accesso diretto al mercato dell’Europa occidentale e la parte centrale del Mediterraneo. Lo stabilimento ISAB include due raffinerie, unite da un sistema di infrastrutture ingegneristiche ed integrate in un complesso produttivo unico con la capacità produttiva di 16 milioni tonnellate annue. Inoltre, il sito è dotato da 3 pontili e 1 parco di serbatoi di capienza complessiva di 3,7 milioni metri cubi. I volumi stimati di prodotti petroliferi realizzati dalla Lukoil Italia nel 2011 sono pari a 400 mila tonnellate, ivi compresi i prodotti petroliferi chiari e parafini. Inoltre, dallo stabilimento di Priolo sul mercato italiano si fanno le forniture di oli lubrificanti di base, lubrificanti con additivi e prodotti accessori.

La serietà di progetti di investimenti della società Lukoil si traduce nel fatto che all’inizio del 2011 la sua controllata Lukoil Italia, utilizzando accordi di franchising con alcuni stazioni di servizio, ha cominciato le vendite al dettaglio di prodotti petrolchimici di marca “Lukoil”. Attualmente, ci sono19 stazioni operative  ed i volumi di prodotti realizzati da esse sono due volte superiori rispetto alla media del mercato. I progetti di sviluppo di lungo termine di colosso russo prevedono un operato stabile ed efficace sul mercato italiano delle forniture di idrocarburi, lo sviluppo di una rete di stazione di servizio, nonché la crescita della quota del mercato.

Anche la società Renova prosegue con successo le sue attività sul mercato energetico italiano. Attraverso la sua controllata Avelar Energy che opera nel settore di produzione e commercializzazione delle energie rinnovabili, è stata acquistata l’impresa italiana Energetic Source. I piani di sviluppo della Renova prevedono gli investimenti nella produzione di energia eolica, solare e di biomassa sul territorio italiano. Nel 2010 il gruppo Renova ha reso noto il suo intento di acquistare il controllo nella società italiana Kerself, produttore di pannelli fotovoltaici.

Tra gli ultimi accordi firmati, vorremmo rilevare la finalizzazione nel dicembre 2011 dell’operazione per l’acquisizione da parte della Russkij Standard del pacchetto di controllo (il 70%) di Gancia SPA, la storica casa produttrice italiana di spumanti e vermout.

Nel 2011 ha continuato le sue attività la società Mechel Service con sede a Bergamo. Istituita nel 2009, è, di fatto, una rappresentanza del colosso metallurgico russo Chelyabinskiy Mettallurgicheskiy Kombinat (Complesso metallurgico di Chelyabinsk - ChMK). Mechel Service è fornitore in Italia, nonché in alcuni paesi dell’Unione Europea, di vari prodotti  del ChMK, come laminati a freddo e a caldo, profilati ecc. Secondo i dati disponibili, nel periodo tra gennaio e dicembre 2011 sono stati vendute più di 50 mila tonnellate di laminati e altri prodotti metallurgici sul mercato interno italiano.

Nel 2011, oltre alla collaborazione nel campo degli investimenti e alla realizzazione di progetti tecnologici congiunti, si sono ulteriormente sviluppati i rapporti commerciali reciprocamente vantaggiosi tra il gruppo Gazprom e i partner italiani nel campo di forniture del metano sul mercato italiano. In questo settore ENI rimane sempre una società di riferimento tra i partner strategici del gruppo russo. Attualmente, ci sono 3 contratti importanti in corso di realizzazione. Tranne gli accordi firmati con il gruppo ENI, nel 2009 Gazprom ha finalizzato una serie di contratti importanti con altri operatori nazionali del settore: in particolare un accordo con la società Premium Gas Spa per le forniture di metano durante 10 anni e l’opzione di proroga ancora per 10 anni, quello di 20 anni con l’impresa Sinergie Italiane Srl e sempre per 20 anni un contratto con la società EGL. Secondo i dati ufficiali del gruppo Gazprom, nell’ambito di realizzazione dei contratti sopraccitati entro il 2028 il colosso energetico russo fornirà in Italia (al netto delle opzioni) i 286 miliardi metri cubi del gas metano. Nel 2012 il Gazprom ha rivisto i prezzi al ribasso per i contratti di lungo termine già esistenti  per approvvigionamenti del gas alle società italiane. Ciò nonostante, i volumi di forniture previsti sono stati mantenuti allo stesso livello.

 

Il 2011 è stato l’anno della cultura Russa-Italia, che cosa e’ accaduto e quali benefici potranno avere i due Paesi per gli scambi culturali e turistici?

Lo svolgimento dell'Anno della cultura e della lingua russa in Italia e dell'Anno della cultura e della lingua italiana in Russia ha consentito di rafforzare ulteriormente i rapporti già esistenti e dato una nuova linfa ad altre iniziative e progetti. Complessivamente il programma degli Anni della cultura e della lingua è risultato molto intenso con oltre 550 progetti in ambedue paesi. Sono stati previsti mostre, convegni, conferenze, concerti, spettacoli, rassegne cinematografici, fiere, presentazioni  e molto altro. Vi hanno preso parte tali importanti istituzioni come, il Museo statale «Cremlino di Mosca», l’Ermitage, il Museo statale delle arti figurative «Pushkin», il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, la Galleria degli Uffizi, il Museo della Reggia di Caserta, il Museo fiorentino dell'Argento.

Molti festival e forum hanno consentito di aprire la strada in Italia ai giovani talenti russi, come pure di arricchirne le loro capacità grazie alle impressioni ricavate dalla visita dell'Italia. Allo stesso tempo, gli eventi hanno permesso agli abitanti delle regioni italiane di avvicinarsi ai tesori della cultura russa, di conoscere più da vicino le tradizioni e le doti artistiche dei popoli della Russia.

La realizzazione di queste manifestazioni nell’ambito degli anni incrociati ha avuto un impatto positivo sui flussi turistici tra Russia e Italia, non solo per conto del numero dei partecipanti diretti agli eventi, ma innanzitutto grazie all'effetto della promozione dei due Paesi.  Nonostante la crisi finanziaria ed economica mondiale, si sono verificate delle tendenze all'incremento del volume dell'interscambio turistico. Secondo i dati statistici russi, nei primi 9 mesi del 2011 ci sono stati 107 mila turisti italiani che hanno visitato la Russia, nei confronti di 105 mila dei primi 9 mesi dell'anno precedente. Per quanto riguarda i viaggi dei russi in Italia, l'aumento è registrato al 29% (465 mila nei primi 9 mesi del 2011, 362 mila — nello stesso periodo dell'anno 2010).

Dobbiamo rilevare anche i progetti speciali nel campo del turismo. In particolare, l'ENIT ha realizzato un importante progetto dedicato alla promozione del turismo nelle città di Mosca, San Pietroburgo e Ekatenburgo. Da parte russa, si svolge un'attività al fine di stabilire un contatto stretto tra l'Agenzia federale per il Turismo della Federazione Russa (Rosturism) e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia). 

La cooperazione economica e commerciale italo-russa si sviluppa non solo tramite la realizzazione di progetti importanti d’investimenti, ma anche attraverso i rapporti tra piccole e medie imprese (PMI). Una delle piattaforme per sviluppare una partnership di questo tipo è diventata la Task Force Italo-Russa sui distretti industriali e sulle PMI che è stata istituita nel 2002 e si fa due volte l’anno: una volta in Italia e una volta in Russia. Attualmente, le sessioni della Task Force hanno acquisito il carattere di un importante business-forum che vede la partecipazione di oltre 500 imprenditori, banchieri, rappresentanti di amministrazioni regionali e associazioni di categoria

Nei giorni di 30 e di 31 maggio 2012 in Russia nella città di Ufa si terrà la XX Sessione della Task Force Italo-Russa sui distretti industriali e sulle PMI. Nel corso di lavori saranno organizzate 5 tavole rotonde tematiche, dedicate alle innovazioni nel campo delle energie da fonti tradizionali e  alternative e quelle relative al risparmio energetico; al comparto di edilizia, arredamento, lavorazione di legno e produzione di arredi; alla medicina, farmaceutica e biotecnologie; al settore agroalimentare e, finalmente, a quello metalmeccanico. Si prevede la firma degli accordi bilaterali tra le società russe ed italiane, il chè è già diventato una buona tradizione della Task Force. La Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia svolge in un modo attivo le attività per effettuare l’interazione con i Ministeri dello Sviluppo economico, sia dell’Italia, sia della Russia, contribuendo così alla migliore organizzazione del business-forum summenzionato, nonché per promuovere l’attrazione degli investimenti diretti in Russia e l’aumento degli esportazioni russe in Italia.

Fonte: Tribuna Economica

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