Miscela di stili, fusione di tendenze, esperienza sensoriale globale. Nei concept store non si entra esclusivamente per comprare, si approda per assaporarne l'insieme, per scoprirne i profumi, i colori, i messaggi. Un quadro, un libro, gli infusi, il cibo, il sari indiano da sistemare sulla poltrona, il parrucchiere, i tacchi a spillo rigorosamente bassi. Tutto in un'ora, nell'insider's hour come la chiamano gli anglosassoni, l'ora di mezzo tra lavoro, pasto, figli, amici. Superati i mall, i megacentri commerciali chiassosi e "globali", per gli interior design sono questi i departement store del futuro. Concepiti in Europa e negli Stati Uniti, ispirati alla fusion, l'arte di fondere le culture del mondo, sono luoghi di shopping e di intrattenimento, di "complementi d'arredo" sparsi sui pavimenti, di giardini invernali fioriti che aiutano a spezzare lo stress. Descritti da riviste specializzate come l'inglese Wallpaper, l'olandese View, l'italiana Abitare, portano oasi, atmosfere avvolgenti e profumate nei centri caotici delle citt
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