Si è conclusa ieri la settimana della moda di Milano, che, mai come in questa edizione, ha dato grande importanza ai materiali: pochi colori, tessuti sobri, di qualità, stampe classiche, ma lavorazioni preziose benché rigorose. Semplificato l’outfit , diventano i materiali i protagonisti del look autunno inverno 2013-14.
Per Dolce &Gabbana la materia si ispira ai preziosi mosaici di Monreale, vestendo le modelle come regine–madonne bizantine con tanto di corona: “La manualità italiana non ha rivali e deve essere valorizzata”, dicono i due stilisti, che per le loro creazioni si sono avvalsi dell’opera di maestranze di alto livello.
Per Giorgio Armani, sostenitore della moda portabile, “non ci sono regole, solo modi di essere” e per il prossimo inverno il suo look punta su quella donna sicura della sua femminilità che si appropria di un abbigliamento formalmente maschile ma poi molto femminile, alla garconne, appunto. Hanno tenuto banco i sempre eleganti pantaloni morbidi e le camicie di seta dalle profonde scollature, ampi baschi, il tutto punteggiato da accessori importanti che sottolineano l’eleganza androgina della donna Armani.
Anche Roberto Cavalli ribadisce che bisogna salvaguardare il patrimonio artigianale italiano, e racconta come è nata la collezione: ogni modello è unico, frutto di un lavoro individuale. “Altro che tecnologia! - afferma - La gente ha voglia di tornare alle cose vere. Ho dipinto personalmente scarpe e borse, tutti pezzi speciali autografati”.
C’è da augurarsi che tutto questo desiderio di unicità ed artigianalità non sia poi poco abbordabile economicamente dall’ ampio pubblico a cui il pret- à- porter si rivolge: questa sarebbe la vera ”rivoluzione“ degli stilisti italiani.
FONTE: ALTROQUOTIDIANO.IT
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