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Giovedì, 18 Aprile, 2024

Distretti, 2011 fra stasi e ripresa: si fattura e si esporta di più nei territori che fuori. Difficoltà in aumento nel 2012

Notizia del 16/02/2012

“Il 2011 è risultato un anno altalenante per i distretti produttivi italiani. Si è registrata una crescita, che però non ha avuto il conforto della continuità. Il ciclo economico rispetto al 2010 è migliorato, difatti è aumentato il numero di aziende 

 

distrettuali che segnalano un incremento del fatturato, degli ordini e, soprattutto, delle esportazioni, ma si sono acuite problematiche come quella dell’occupazione. Inoltre, sebbene l’export abbia ormai un ruolo determinante, è una variabile che da sola non è in grado di innescare un’inversione del ciclo. Così per i distretti permane una situazione in bilico. Vi è poi un secondo aspetto, quello finanziario: mezzi liquidi insufficienti, difficoltà di recupero dei crediti commerciali (un problema che coinvolge il 70% degli imprenditori intervistati), difficoltà ad ottenere finanziamenti a causa della crisi finanziaria (50% degli interpellati). Tutti elementi che non rendono sereni i nostri imprenditori.  I distretti, comunque, restano lo zoccolo duro dell’Italia imprenditoriale. Dimostrano ancora una volta non solo di resistere a una fase recessiva, ma anche di anticipare le tendenze e di rappresentare un modello di riferimento per le modalità di interazione e collaborazione tra imprese, per la propensione a investire, per l’accesso a nuovi mercati, per la capacità di amalgamare ruoli differenti e generare nel contempo processi produttivi e organizzativi con un elevato grado di innovazione e, infine, per la vocazione alla sostenibilità”. Valter Taranzano, presidente della Federazione dei Distretti Italiani, sintetizza i risultati del 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Distretti Italiani, che ha preso in esame l’andamento dei distretti nel corso del 2011, tracciando, inoltre, delle previsioni per l’anno in corso.

I dati raccolti nel 3° Rapporto dell’Osservatorio.  La Federazione dei Distretti Italiani, coordinatrice dei Rapporti annuali, anche in questa occasione si è avvalsa del lavoro congiunto di prestigiosi partner quali Unioncamere, Intesa Sanpaolo, Banca d’Italia, Censis, Cna, Confartigianato, Confindustria, Fondazione Edison, Fondazione Symbola e Istat, cioè tutti coloro che lavorano sulle dinamiche distrettuali, realizzando ancora una volta un lavoro di raccolta dati e analisi unico nel suo genere.
Il 3° Rapporto ha messo sotto la lente d’ingrandimento 101 distretti, dove operano 283mila aziende, con circa 1,4 milioni di addetti, che rappresentano il 30% del totale manifatturiero. Di questi, il 38% coinvolge il settore tessile-abbigliamento, il 22% l’arredo-casa, il 12% l’agroalimentare, il 26% l’automazione e la metalmeccanica, il 2% la cartotecnica-poligrafici e l’1% la cultura.

2011: più fatturato, però le microimprese soffrono.  Il 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Distretti Italiani segnala che sul fronte produttivo nel 2011 sono stati registrati miglioramenti rispetto all’anno precedente. In particolare, secondo il Centro Studi di Unioncamere, la quota di aziende distrettuali che ha segnalato un incremento del fatturato, rispetto al 2010, è passata dal 34,3% al 39,9%, facendo meglio, peraltro, rispetto alle aziende manifatturiere collocate al di fuori di un distretto industriale (37,2%).
Sembrano fare meglio rispetto alla media generale, i distretti della meccanica (nel 42,6% dei casi le imprese hanno dichiarato più fatturato), quelli del Nord Ovest (45,3%) e del Centro (45,5%) e le imprese esportatrici (41,2%).
Parallelamente, però, cresce anche la quota di aziende che nel 2011 ha dovuto fare i conti con un calo del fatturato (dal 19,3% al 26%). I problemi riguardano soprattutto le micro imprese. Denunciano un calo di ordini e sono fortemente indebitate con il sistema bancario. Fatturato e redditività: livelli pre-crisi lontani.

Forte polarizzazione dei risultati di bilancio.  Come emerge dal contributo di Intesa Sanpaolo per il 3° Rapporto, inoltre, se ci si concentra sulla distanza rispetto ai livelli pre-crisi, si nota come solo il settore alimentare sia già oltre i valori di fatturato del 2008. Tutti gli altri settori di specializzazione distrettuale sono lontani, con punte molto elevate nei distretti del sistema casa (mobili ed elettrodomestici), penalizzati dalla debolezza del mercato interno e dalle criticità presenti nel mercato immobiliare di molti importanti sbocchi commerciali esteri.
Anche sul fronte della redditività il biennio 2010-11 ha rappresentato un anno di ripresa solo parziale. Il Roi, pur rafforzandosi, è rimasto distante dai livelli del 2008. Le imprese non sono riuscite a ripartire su una base sufficiente di fatturato i costi fissi, come il costo del lavoro e gli ammortamenti. Tra le specializzazioni distrettuali con margini contenuti e con deboli segnali di recupero, dopo il forte ridimensionamento del 2009, spiccano ancora una volta i distretti del sistema casa.
Sempre Intesa Sanpaolo mette in luce come il recupero emerso nei valori mediani di redditività e crescita non si sia tradotto in un ridimensionamento significativo della dispersione dei risultati, che sono rimasti molto polarizzati. In termini di variazione del fatturato, il differenziale tra imprese migliori e imprese peggiori si è addirittura ampliato. Nel 2010, infatti, la mediana della crescita del fatturato delle imprese distrettuali migliori è stata pari al 48,3%, mentre la mediana della variazione del fatturato delle imprese peggiori è stata pari al -24,4%, con uno scarto di quasi 73 punti percentuali (rispetto ai 57 punti del 2009).

 

Occupazione, calano le aziende che riducono l’organico, ma le previsioni sono negative.  L’occupazione nei distretti continua ad essere un nodo intricato. Tra il 2008 e il 2009 nei territori si sono persi circa 92.000 posti di lavoro. Sotto questo profilo, come rileva il contributo della Banca d’Italia per il 3° Rapporto, a partire dal 2007 e per tre anni consecutivi, il tasso di occupazione rilevato dall’Istat è calato nei distretti di tutte le aree geografiche in misura maggiore rispetto alle aree non distrettuali (il calo è stato superiore all’1% nel Centro-nord e del 3% nel Sud). La riduzione di addetti ha colpito soprattutto le piccole imprese (10-49 addetti), dove si concentra il 32% dell’occupazione.
Dall’indagine Unioncamere contenuta nel 3° Rapporto il quadro del 2011 risulta grave ma con segnali positivi rispetto al 2010. Le aziende che dichiarano di aver ridotto l’organico sono pari al 25,6% (era il 28% nel 2010) contro il 19% che rileva un aumento dell’occupazione (12% nel 2010). Ciò che preoccupa particolarmente, però, sono le previsioni per il 2012: le imprese che immaginano un calo dell’occupazione sono pari al 25%, contro soltanto il 6% che ne prevede un aumento. Questi dati risultano ancora più allarmanti nell’indagine Censis, dove il 43% degli intervistati prevede una diminuzione degli addetti e soltanto il 2,5% un aumento.
Il problema occupazionale nei distretti è il segnale di una molteplicità di fattori: difficoltà di creare vere opportunità di lavoro per le giovani generazioni; carenze del sistema di formazione che non permette il rafforzamento delle competenze professionali; una cultura d’impresa non sempre all’altezza di affrontare la crescente complessità dei mercati.  

 

L’export cresce, soprattutto nei mercati extra-Ue.  L’export resta il fattore di maggior dinamismo dei distretti. Aumenta con continuità. La percentuale delle imprese di distretto che ha segnalato incrementi delle vendite all’estero è passata dal 32,8% di fine 2010 al 38,1% di fine 2011.
Le aziende distrettuali si aprono sempre di più ai processi di internazionalizzazione. Il 78% di quelle interpellate da Unioncamere, infatti, opera all’estero, a fronte del 68% di altre imprese non distrettuali prese a confronto nell’indagine. Non solo, secondo uno studio della Banca d’Italia contenuto nel 3° Rapporto, nel 2011 l’export distrettuale ha superato (di circa mezzo punto) la media nazionale. In poche parole, si esporta più nei distretti che fuori dei distretti. Tanto che ben 48 realtà territoriali hanno superato i livelli di export registrati nel 2008 (finora l’anno record).
In sostanza, gli sbocchi dei mercati esteri sono l’elemento più dinamico che consente a gran parte dei distretti di contrastare la stagnante domanda interna.
Gli incrementi dell’export risultano più diffusi nei distretti della moda, dell’arredamento, dell’alimentare, dell’automazione, in quelli del Nord Est e nelle aziende di maggiori dimensioni.
Un ulteriore elemento da sottolineare in questo quadro è la propensione di molte imprese ad allungare lo sguardo oltre i mercati più vicini. Non a caso, l’anno passato è stata riscontrata una riduzione del numero di aziende distrettuali operanti nel vasto mercato europeo (dal 55,8% del 2010 si passa al 48,7%), a fronte di uno sviluppo del numero di imprese operanti nei “nuovi” mercati, tale da registrare un aumento del 13,6% tendenziale.  Secondo i dati della Fondazione Edison, l’export verso i Paesi Ue dei distretti, pari a 27,7 miliardi di euro, è aumentato dell’8,3%, mentre quello verso i Paesi extra-Ue, pari a 23,8 miliardi di euro, risulta in crescita del 15%.
Straordinaria la performance conseguita in Cina, dove i distretti hanno toccato la cifra record di 606 milioni di euro di esportazione, erano 483 nel 2010. Molto bene è andata anche la Russia (+20,6%), mentre inizia ad acquisire un ruolo maggiore un altro Bric, il Brasile, dove le esportazioni, guidate dai distretti della meccanica, hanno raggiunto i 173 milioni di euro (dato Intesa Sanpaolo). In crescita anche Romania, Polonia, Arabia Saudita, Algeria, India e Usa.
In termini numerici, sono ben 84 i distretti che nei primi nove mesi del 2011 hanno aumentato il proprio export verso i Paesi extra-Ue. Tra le performance migliori, superiori al 40% di incremento, si segnalano le macchine industriali di Treviso, le macchine utensili di Rimini, la pelletteria di Firenze, il tessile-abbigliamento di Perugia, gli insaccati di Modena.
Sei distretti, invece, hanno messo a segno incrementi dell’export superiori al 30%: le macchine industriali di Vicenza, Bologna e Brescia, la carta di Lucca, il tessile-abbigliamento di Lecco e della Valsesia.
Parallelamente, i distretti che nei primi nove mesi del 2011 hanno visto aumentare il proprio export verso i mercati dell’Unione europea sono 83. Per 6 di questi l’incremento è stato superiore al 30%: le pietre ornamentali di Pietrasanta, l’elettronica dell’Etna Valley, gli oli di Lucca, le macchine industriali di Brescia, Bergamo e Varese. Altri 12 distretti hanno messo a segno un progresso del proprio export superiore al 20%. Tra questi, le calzature del Brenta Padovano e di Casarano-Tricase, il tessile-abbigliamento di Biella, la rubinetteria di Omegna e di Lumezzane, le macchine industriali di Vicenza e Treviso, le pompe di Reggio Emilia, gli articoli in gomma e materie plastiche di Alessandria.
Ma c’è anche chi vede perdere terreno sul fronte dell’export rispetto al 2010. Precisamente, sono 18 i distretti coinvolti in questa inversione di tendenza. Svettano le piastrelle di Sassuolo, la rubinetteria del Lago d’Orta, gli apparecchi domestici di Treviso e Ancona, i mobili di Cantù, i divani delle Murge, gli aeromobili di Vergiate e le macchine industriali di Padova.

Le aziende modernizzano, nonostante la scarsità di risorse finanziarie.  Il 2011 ha visto, nel complesso, un considerevole ampliamento della quota di aziende distrettuali che hanno dichiarato di avere effettuato nel corso dell’anno nuovi investimenti produttivi, passata dal 37,3% del 2010 al 57,5%, mentre il 33% prevede di ricorrere al credito per sostenere nuovi investimenti nel 2012. Un numero maggiore di imprese ha quindi ripreso a pianificare e impiegare risorse per la modernizzazione.
Colpisce, pertanto, il fatto che ben il 30,4% delle aziende di distretto interpellate da Unioncamere per il 3° Rapporto ha affermato di avere incontrato difficoltà di accesso al credito negli ultimi 6 mesi e che, in molti casi, tali difficoltà si sostanziano in tassi più onerosi (indicati nel 36% dei casi).
Le banche, comunque, in linea generale si stanno sforzando di riattivare il dialogo di conoscenza con i territori, aggiungendo nelle loro valutazioni elementi qualitativi.

Previsioni 2012, pessimismo tra le aziende.  Secondo un’indagine di Unioncamere contenuta nel 3° Rapporto, il 22% (era l’8% nel 2010) delle aziende distrettuali analizzate dall’Osservatorio prevede la riduzione della produzione nel corso del 2012, quasi un terzo si attende un calo degli ordini interni e un quarto la contrazione della base occupazionale. Inoltre, rispetto ai dati del Rapporto 2010, si è ridotta la percentuale di chi prevede un incremento della produzione (dal 22,9% al 18,2%).
Il pessimismo traspare anche dall’indagine Censis (interviste a 58 imprenditori e 72 rappresentanti delle strutture intermedie operanti all’interno di 34 distretti): il 67% degli imprenditori contattati ritiene che il distretto in cui opera sia in una fase di ridimensionamento (era il 58% nel 2010), mentre il 30% parla di tenuta e il 3% rileva una crescita.
Rimane comunque elevato da parte dei distretti il grado di reazione agli eventi critici, tanto che alcuni di loro registrano performance di gran lunga superiori alla media del settore. La loro originalità di percorso e la loro vitalità restano esclusive. E’ dimostrato, inoltre, che governance efficienti influenzano in maniera determinante le performance delle imprese di distretto. In particolare, un’analisi elaborata da Confartigianato e contenuta nel 3° Rapporto evidenzia l’esistenza di una correlazione positiva tra condizioni ambientali offerte dal territorio per “fare impresa” e capacità di produrre ricchezza. L’Indice della Qualità della Vita dei Distretti mostra anche quest’anno una forte correlazione positiva con il Pil pro capite, rivelando che la creazione da parte dei territori di migliori condizioni per la vita dell’impresa costituisce una condizione essenziale per aumentare la ricchezza del territorio. Viceversa, i “cattivi contesti” rallentano la crescita e non consentono alle risorse pubbliche destinate al territorio di innestare il volano dello sviluppo, depotenziando i processi di creazione di valore.

Qualità della Vita dei Distretti, la classifica dei primi 10. 1.Distretto porfido-pietra di Borgo Valsugana (Tn), indice pari a 743. 2. Distretto ferro Valli Bresciane-Lumezzane, 736. 3. Distretto confezioni-abbigliamento Bassa Bresciana, 727. 4. Distretto metalli Lecchese, 713. 5. Distretto tessile, confezioni, accessori abbigliamento Valseriana/Bergamasca-Valcavallina-Oglio (Brescia), 712. 6. Distretto mobile Livenza (Pn) e Distretto coltello, Manzano (Ud), 711. 8. Distretto abbigliamento Gallaratese (Asse del Sempione), 708. 9. Distretto Termomeccanica-Veneto Clima e Distretto calzaturiero veronese, 705.
La costruzione dell’Indice Confartigianato 2012 “Qualità della Vita dei Distretti” si è basata su 42 indicatori raggruppati in 11 ambiti: densità imprenditoriale, mercato del lavoro, fiscalità,  concorrenza sleale del sommerso, burocrazia, credito, tempi della giustizia, legalità e conflittualità, utilities e servizi pubblici locali, capitale sociale del territorio e infrastrutture.

La sostenibilità nei distretti: Italia all’avanguardia.La diffusione delle tecnologie verdi nei distretti appare come un fenomeno in costante diffusione, che probabilmente porrà il Paese all’avanguardia da questo punto di vista. Più di un terzo delle aziende distrettuali ha realizzato o realizzerà a breve investimenti in tecnologie verdi, tanto che il tema della sostenibilità sta cambiando l’aspetto e l’organizzazione produttiva di molti territori.
Se è vero, infatti, che nella maggior parte dei casi (53,8%) i nuovi investimenti verdi delle aziende distrettuali riguardano impianti e tecnologie per la riduzione dei consumi energetici, una quota altrettanto rilevante, pari al 30,5% delle imprese, intende procedere a modifiche sugli impianti al fine di ridurre l’impatto ambientale. Il 15,7%, infine, intende adottare nuove tecnologie per la realizzazione di prodotti ecocompatibili.
Il 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Distretti Italiani si sofferma parecchio su questo aspetto. Un’indagine di Unioncamere e Fondazione Symbola, ad esempio, ha preso in esame i distretti “verdi” del Veneto, laddove sono localizzate 35.200 aziende (il 10% a livello nazionale, il 24,3% del totale regionale) che negli ultimi quattro anni hanno investito in tecnologie a maggior risparmio energetico e/o a minor impatto ambientale. Si va dai distretti più “tradizionali”, come la concia di Arzignano, fino a quello delle energie rinnovabili di Belluno, passando per il distretto Refricold (che punta sulla produzione di frigoriferi e climatizzatori dall’elevato risparmio energetico), arrivando a quelli incentrati sui beni culturali e ambientali nel campo della bioedilizia e della riconversione in chiave green della filiera del legno.
Chiara Mio, dell’Università Cà Foscari di Venezia, ha invece mappato lo stato dell’arte delle politiche di sostenibilità di 43 distretti italiani (rappresentativi delle 4A del Made in Italy: abbigliamento-moda, agroalimentare, arredo casa, automazione-meccanica), indagando su: conoscenza del tema, consapevolezza della rilevanza ai fini del posizionamento strategico aziendale e distrettuale, adozione di pratiche di responsabilità sociale nell’agire dei soggetti istituzionali e aziendali, aspetti sociali interni ed esterni.
E’ emerso, in particolare, un fatto emblematico. Interpellati sui benefici che si attendono dall’introduzione di pratiche di sostenibilità, i vertici distrettuali hanno segnalato una non sufficiente attenzione manifestata dalle banche nei confronti di questi fenomeni.
In poche parole, la sostenibilità non è un elemento “pesante” in sede di contrattazione con un istituto di credito.

Come stanno cambiando i distretti.  Alla complessità della fase congiunturale, i distretti stanno rispondendo con soluzioni articolate, rompendo almeno in parte con gli schemi del passato.
Stanno cambiando e continueranno a cambiare, allentando alcuni legami interni, abbandonando alcune produzioni, ridefinendo i legami e i rapporti lungo la filiera produttiva in cui si innervano, generando imprese leader spesso poco collegate con la singola dimensione locale.
I distretti si configurano, in questo modo, non più solo come luoghi di produzione governati da meccanismi rigidi e ripetitivi imposti per lo più dal mercato, ma sistemi che necessitano di una visione culturale aperta e di una manutenzione continua delle competenze e dei valori di riferimento, sia della classe imprenditoriale, sia della forza lavoro.
Emerge così un quadro in movimento, fatto di territori in cui la produzione organizzata in filiere, lunghe o corte, e il sistema delle reti assumono un valore sempre più profondo.
I fenomeni di cambiamento più rilevanti nei distretti e nelle aziende distrettuali individuati dal Censis per il 3° Rapporto risultano essere: la diffusione della cultura della responsabilità sociale;  il rafforzamento delle reti di subfornitura, le quali si stanno allungando, andando ben oltre i confini del territorio, con le finalità di razionalizzare i costi e acquisire le migliori competenze; l’innovazione che si moltiplica e assume aspetti diversi, non più fondata esclusivamente sull’elevata qualità del prodotto, ma su modi nuovi di dialogare con il cliente finale; il ruolo delle imprese leader, sempre più impegnate a controllare anche funzioni tipicamente terze rispetto al core business; la crescente attenzione verso tutta la componente commerciale, finalizzata ad un contatto più efficace e diretto con il cliente, ovunque esso si trovi; la presenza sempre più frequente di riconversioni produttive, totalmente differenti da quelle originarie e quindi anche l’emergere di nuove specializzazioni; l’operatività sui mercati esteri, che richiede l’acquisizione di nuove competenze professionali; il mantenimento di elevati livelli competitivi impone, anche alle imprese più piccole, un processo di modernizzazione attraverso l’inserimento di funzioni di intelligence.

Fonte: Tribuna Economica

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02.07.2012 - La moda italiana?
02.07.2012 - Falsi made in Italy, sequestri nella Chinatowm
28.06.2012 - Appello di Salvini affinché l'Ue intervenga in difesa del Made in Italy
26.06.2012 - Ricchi di qualità ma poveri di volontà
26.06.2012 - Prosciutto made in Italy: Argentina blocca importazioni
26.06.2012 - Moda: Squinzi, rilanciare uno dei punti di eccellenza del made in Italy
21.06.2012 - Made in Italy: Gdf, aumenta il falso, sequestrati 100 mln pezzi l'anno
20.06.2012 - La truffa è servita, invasi dal tartufo d
20.06.2012 - Finestre in pvc, il terremoto non ferma la produzione made in Italy
18.06.2012 - Se si azzoppa anche l
13.06.2012 - Le ali tarpate del Made in Italy
13.06.2012 - Pescara, moda. Nasce l'Istituto tecnico superiore per il Made in Italy
13.06.2012 - Made in Italy: senatori, rafforzare filiera cerasicola
13.06.2012 - Terremoto: Clini, delocalizzazione non avrebbe effetti positivi per industria
11.06.2012 - Tutela del made in Italy, protestano gli orafi
11.06.2012 - Tutela del "made in Italy": alleanza contro la contraffazione
06.06.2012 - L
06.06.2012 - Economia, Rossi: ''In Toscana 500 imprese-locomotiva''
05.06.2012 - Piccole imprese: come sopravvivere alla crisi
05.06.2012 - Tessile in grande difficoltà: "Servono politiche per la crescita"
05.06.2012 - Rebuzzi: difendere Made in Italy contro contraffazione
04.06.2012 - Il lusso non è più così esclusivo (ma ricchi è meglio)
04.06.2012 - Abruzzo, Lavoro: Chiodi e Gatti, territorio ancora attrattivo per aziende
01.06.2012 - Biella e Prato insieme per una rete di servizi
31.05.2012 - Tessile e Pmi:"Confindustria sia più sensibile"
31.05.2012 - Il distretto biomedicale va salvato, con il trasloco
30.05.2012 - Il rischio della paralisi per i distretti emiliani - L'allarme della Coldiretti: danni per 500 milioni
30.05.2012 - Coldiretti Imperia: sul banco degli imputati i falsi Made in Italy
29.05.2012 - Siena: Tutela del vero made in Italy e sostegno all
24.05.2012 - La Moda ai tempi della Crisi
24.05.2012 - Made in China? No, grazie!
23.05.2012 - Bravi a collaborare, percio' bravi a vendere
23.05.2012 - Alcol: Assodistil, un settore in trasformazione
22.05.2012 - Made in Italy in un seminario organizzato da Confapi
22.05.2012 - I falsi 'scippano' 7 milioni di euro l'ora al made in Italy
21.05.2012 - Assunzioni anticrisi per il «made in Italy»
21.05.2012 - Il senso di Klecha per le Pmi
16.05.2012 - Il postino veste cinese
16.05.2012 - Lotta alla contraffazione: piano strategico a dicembre
16.05.2012 - No ai 'cibi da laboratorio', gli italiani bocciano la clonazione e gli ogm
16.05.2012 - Prato: nuovo progetto di sviluppo locale, concluso primo corso
14.05.2012 - Design made in Italy dov
14.05.2012 - Prosciutto di Parma, il grande furto canadese
14.05.2012 - Made in Italy: 59mila marchi e 44mila brevetti depositati in 12 anni
09.05.2012 - La bicicletta non conosce crisi: il Made in Italy cresce del 16.6%
09.05.2012 - Crisi: i suicidi per motivi economici in Europa, in Italia +52%
08.05.2012 - Prosciutto Parma, Canada dopo nome 'scippa' anche logo
08.05.2012 - Design: nuovo polo formativo per i mestieri del legno-arredo in Brianza
04.05.2012 - Dalle Marche il manifesto per salvare le imprese
04.05.2012 - Dieci milioni di euro per innovare le imprese pugliesi
30.04.2012 - Allerta alimentare: ritirati filetti di platessa dichiarati senza glutine e mozzarella di bufala contaminata da Salmonella
30.04.2012 - Scarpe cinesi tossiche, Guariniello ordina sequestri nel torinese
30.04.2012 - Le medie imprese italiane resistono alla crisi
26.04.2012 - I nuovi ricchi, opportunità per il made in Italy
26.04.2012 - Italia e Argentina discutono di distretti industriali
20.04.2012 - Venerdì 20 aprile: a Civita Castellana è sciopero generale.Valentino Vargas( Filctem Cgil):
20.04.2012 - Distretti Day, l
19.04.2012 - Design, l' appello degli operatori: giù l' Iva
19.04.2012 - Brescia tra mobile e design: 22 aziende in cerca di riscossa
19.04.2012 - Confindustria: Ferrarini (Assica) nella squadra di Squinzi
17.04.2012 - Export oro in Svizzera, e' boom per crisi
17.04.2012 - Il futuro del made in Italy
17.04.2012 - Il design è dialogo
16.04.2012 - Made in Italy e il lato oscuro della moda
16.04.2012 - Made in Italy, il più amato dagli stranieri
16.04.2012 - Gli undici distretti in campo contro i colossi esteri "Vinceremo con la qualità"
16.04.2012 - L'export italiano reagisce alla crisi
16.04.2012 - Commercio estero: Coldiretti, vola alimentare in Cina (+36,3%)
13.04.2012 - Unioncamere: Dardanello, medie imprese hanno marcia in piu' contro crisi
13.04.2012 - La Cina crede in Valenza
13.04.2012 - V Conto Energia: in arrivo il nuovo sistema incentivante per il fotovoltaico
13.04.2012 - Made in Italy: veneto adotta "Modello Padova" per lotta a contraffazione
12.04.2012 - Ikea sceglie il made in Italy
12.04.2012 - Benedetto: salvare il polo murgiano del mobile imbottito
12.04.2012 - Saglia: Made in Italy ed energie rinnovabili
12.04.2012 - Contraffazione, in due anni sequestrati 900 milioni di pezzi
12.04.2012 - Stock 84 delocalizza in Repubblica Ceca. Chiude lo storico stabilimento di Trieste
11.04.2012 - Made in Italy: progetto pilota a Padova per la lotta alla contraffazione
10.04.2012 - La crisi divora il Nord
10.04.2012 - La cura Monti non aiuta l'export del lusso
10.04.2012 - Internazionalizzazione: parola d
10.04.2012 - Marche, i calzaturieri: ora per l
10.04.2012 - I nuovi piani per l'export
06.04.2012 - La cinesizzazione è alle porte
06.04.2012 - L' industria del made in Italy e l' Iva di design (al 4%)
06.04.2012 - Made in Italy, Coldiretti: bene la condanna all'inganno del pomodoro cinese
06.04.2012 - Tra moda e business: Cina e Giappone, buy buy
05.04.2012 - Export in crescita per i distretti industriali: bene l'alimentare e l'impiantistica di Parma
05.04.2012 - Falso pomodoro made in Italy, Tribunale condanna imprenditore
04.04.2012 - "Pratesi, uniamo le nostre forze"
04.04.2012 - Macchinari Made in Italy per la crescita della Bolivia
28.03.2012 - Coldiretti, dopo la mobilitazione, basta con il falso made in Italy
27.03.2012 - Così hanno ucciso l
27.03.2012 - Cavalieri del commercio: premiata anche Ting, la cinese che vende "made in Italy"
27.03.2012 - Il vino italiano crea lavoro
27.03.2012 - Sostenibilità aziendale: il 44,5% delle grandi imprese italiane adotta strategie green
27.03.2012 - Vino ed olio extravergine, gli italiani scelgono la qualità e la sicurezza
27.03.2012 - Se esportiamo in Asia meno che in Spagna
26.03.2012 - Scarpe, la svolta del made in Italy meno imprese, più posti di lavoro
26.03.2012 - In Cina il Made in Italy va forte, ad eccezione dell'olio d'oliva
26.03.2012 - Delegazione cinese in visita nella Bat per cercare partner commerciali nel settore agroalimentare
26.03.2012 - Ma il «Made in Italy» si salva solo grazie all
26.03.2012 - Marketing manager la nuova missione è costruire il "mito"
23.03.2012 - Spacca al Ministero degli Esteri: sostegno all'internazionalizzazione e Macroregione Adriatico-Ionica al centro degli incontri
23.03.2012 - Green economy per uscire dalla crisi economica, i numeri confermano
23.03.2012 - Nuove strade per l
23.03.2012 - Il made in Italy riscopre il cuore dell'industria
22.03.2012 - Made in Italy: il 70% dell'export è prodotto dalle piccole e medie imprese
22.03.2012 - Stop al pecorino
22.03.2012 - Intervista a Riccardo Grassi: la moda alla prova del cambiamento
22.03.2012 - Commercio estero: in calo deficit Paesi extra Ue, 1, 5 mld
22.03.2012 - Made in Italy, arriva la legge 'salva olio'
21.03.2012 - Made in Italy: smascherati 30 falsi marchi in Cina
21.03.2012 - E-commerce, Liscia: "Defiscalizzare l'export online"
21.03.2012 - Infrastrutture, in Qatar potenzialità di sviluppo enorme
21.03.2012 - Premiate con il China Trader Award le aziende che portano il made in Italy in Cina
21.03.2012 - Alimentare: vini,olio e cioccolata campioni made Italy in Cina
21.03.2012 - Solofra. La denuncia degli industriali: «I costi strozzano le imprese»
20.03.2012 - Made in Italy: domani presentazione Legge per tutela olio Italiano
20.03.2012 - Falso made in Italy, atto concreto dopo la manifestazione di Coldiretti
19.03.2012 - "Falso" Made in Italy: Passera, rafforzare tutela dell'agroalimentare con maggiore trasparenza
19.03.2012 - Moda: eticita' e responsabilita' sociale
19.03.2012 - La controriforma europea peggiorerà il nostro vino
19.03.2012 - Gli incentivi al fotovoltaico sono uno spreco?
15.03.2012 - Made in Italy: appello di 2, 215 comuni, "difendere il marchio"
15.03.2012 - Made Italy/ Cia: Tra falsi e tarocchi persi 160 mln al giorno
15.03.2012 - Marche, Europa: made in Italy nel mondo, il contributo del calzaturiero marchigiano
15.03.2012 - Made in Italy: Acli, bene Coldiretti. Impegni concreti da Istituzioni
15.03.2012 - Made in Italy: Adoc, basta 'italian sounding', costa 60 mld l'anno
15.03.2012 - Made in italy: Marini (Umbria), e' leva competitivita' economia
15.03.2012 - Ogm: Coldiretti attacca Clini, crea danni al 'made in Italy'
14.03.2012 - I distretti, ecco chi reagisce alla crisi e chi soffre
14.03.2012 -
14.03.2012 - A Ufa per parlare di Pmi
14.03.2012 - Made in Italy, export alimentare in Russia raddoppiato in 10 anni
13.03.2012 - Made in Italy: giovedi' a Roma manifestazione Coldiretti e associazioni
13.03.2012 - Duemiladodici, la svolta
13.03.2012 - Made in Italy: Coldiretti, al via progetto per pasta di qualita'
13.03.2012 - Mancano idraulici, falegnami, tornitori: mestieri che cercano lavoratori
13.03.2012 - Guatemala, "El Periodico" inaugura inserto sul Made in Italy
13.03.2012 - Made in Italy: vino e formaggi spingono l
12.03.2012 - Il Made in Italy è ammalato, si può curare?
12.03.2012 - Il futuro economico è nel made in Italy
12.03.2012 - Coldiretti, Marini: "Distintività, benessere e Pmi per rilanciare il Paese"
12.03.2012 - Noi, analfabeti seduti su un tesoro
12.03.2012 - Agroalimentare. Unimpresa, finanziare le imprese che producono in Italia
12.03.2012 - Il Made in Italy non è una rendita
12.03.2012 - Regione Puglia: Loredana Capone, un disegno legge per la tutela e lo sviluppo dell
09.03.2012 - Imprenditori uccisi dalla crisi: una fiaccolata per ricordarli a Milano, Torino e Firenze
09.03.2012 - Cna:
09.03.2012 - Qatar: un piccolo paese dalle grandi opportunità
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09.03.2012 - Italia-Etiopia: oltre 250 incontri di business in Confindustria
08.03.2012 - Imprese della Tuscia in missione in India
08.03.2012 - Mercato positivo per le scarpe made in Italy
08.03.2012 - Il futuro economico è nel Made in Italy con i corsi dello IED e della Foil
07.03.2012 - Vino: Manzato (Veneto), Parlamento sta scavando fossa al nostro prodotto piu' esportato
07.03.2012 - L'industria pellettiera cresce, mancano tecnici specializzati
07.03.2012 - L'innovazione nelle mani: il futuro è nell'artigianato
07.03.2012 - Stefano Mai:
07.03.2012 - In Russia cresce l'interesse verso il made in Italy
07.03.2012 - Tokyo, Ambasciata d'Italia: seminario su energie rinnovabili ed efficienza energetica
07.03.2012 - Incentivi fotovoltaico 2012: a che punto siamo dopo il decreto liberalizzazioni
02.03.2012 - Il Made In Italy vola a Dubai, export oltre 4 mld di euro
02.03.2012 - Cosmesi: fatturato 'Made in Italy' 2011 a 9 mld, in rialzo del 4,6%
02.03.2012 - Contraffazione del marchio Made in Italy: Funghi secchi made in Italy di importazione Serba
01.03.2012 - Made in Italy: è in arrivo il Ddl
01.03.2012 - Made Italy/ Sindacati: Dopo abolizione Ice aspettative disattese
01.03.2012 - Lazio, Stop ai prodotti made in China: scatta il boicottaggio della Regione
01.03.2012 - Università: Le aziende entrano in Liuc
01.03.2012 - Food: Federalimentare, 127 mld fatturato previsioni non buone
01.03.2012 - l' Arena, intervista ad Alberto Bombassei: «Conosco bene la media impresa e i suoi problemi»
01.03.2012 - Food: Federalimentare, 50% aziende investira' in sviluppo
29.02.2012 - Coldiretti: 36 amministrazioni lucane in difesa del made in Italy
29.02.2012 - Moda, cresce il fenomeno del falso in provincia
29.02.2012 - Intervista a Federico Ghizzoni (a.d. di Unicredit) sull
29.02.2012 - Cantù, la Permanente Ultimo consorzio in vita
29.02.2012 - I cinesi ci comprano per venderci in Cina
29.02.2012 - Provincia di Macerata: formazione dei laureati, innovazione e sviluppo delle imprese
29.02.2012 - Tutela del Made in Italy - Task force anti-evasione: Monti fissa la strategia triennale
29.02.2012 - Rinnovabili, Gse promuove made in Italy per il Messico
27.02.2012 - Quando il Made in Italy lo difende un cinese: l'impresa di Ting a Roma
27.02.2012 - Export da record per l
27.02.2012 - La Provincia di Grosseto chiede la tutela del Made in Italy
27.02.2012 - Gli 007 italiani avvertono il Parlamento: Made in Italy a rischio colonizzazione
27.02.2012 - La birra italiana conquista i pub inglesi
24.02.2012 - «Por-Cina», funghi cinesi spacciati per made in Italy: scatta il sequestro
24.02.2012 - Mobili di design made in Italy: attenzione alle imitazioni
24.02.2012 - Industria illuminotecnica, innovazione e export trainano la ripresa del settore
24.02.2012 - Pmi: Unindustria, Made in Lazio scommette nel boom indiano
24.02.2012 - Contraffazione: in Commisione Parlamentare si studiano possibili rimedi
24.02.2012 - Pellami per arredi di lusso
24.02.2012 - Il Gioiello Made in Italy ad Hong Kong emoziona ancora
23.02.2012 - Lo scandalo del falso bio made in Italy, e i silenzi del ministero
23.02.2012 - Cresce la voglia di fare impresa
23.02.2012 - Mercati esteri, risorsa e sfida per le Pmi
23.02.2012 - Falso Made in Italy. Sequestrati duemila articoli a Monte San Giusto
23.02.2012 - Il made in Italy a passo da record
22.02.2012 - L'industria cresce grazie al Made in Italy
22.02.2012 - Macchine per il legno: il 2011 si chiude con +5,8%
22.02.2012 - La moda è ancora 'Made in Italy'. La Lombardia veste l'Europa
22.02.2012 - Etiopia, il Made in Italy scommette sul boom
22.02.2012 - Made in Italy, calzaturieri: un buon 2011, ma ci serve sostegno
20.02.2012 - Innovazione e Creatività: da dove riparte l'economia
20.02.2012 - Agroalimentare: 24 Amministrazioni si schierano in difesa Made in Italy, stop allo scippo
20.02.2012 - Ecco due o tre strade (possibili) per scegliere le aziende meritevoli
20.02.2012 - Fabbrica Italiana Vendesi
20.02.2012 - Vino italiano: nel 2011 export ai massimi storici. Persino in Cina
20.02.2012 - E.Land: ai coreani piace il made in Italy
20.02.2012 - Da Macerata a Fermo...il "grande patto" per il calzaturiero made in Italy
17.02.2012 - Coldiretti Lecce, De Serio: ''Il falso made in Italy è arrivato a 60 miliardi di euro''
17.02.2012 - A Firenze 100 imprenditori giovani laziali rivendicano ruolo da protagonista, difesa made in Italy sfida del futuro
17.02.2012 - Friuli: 500mila euro per sviluppo Distretti Industriali
17.02.2012 - Libano, il Made in Italy non conosce crisi
17.02.2012 - L'export extra-Ue apripista della ripresa
16.02.2012 - Crescita ed eccellenza in Italia sono punite, imprese sane a rischio estinzione
16.02.2012 - Distretti, 2011 fra stasi e ripresa: si fattura e si esporta di più nei territori che fuori. Difficoltà in aumento nel 2012
16.02.2012 -
16.02.2012 - Frosinone: Scoperti e sequestrati oltre 1250 capi contraffatti
15.02.2012 - Tutelare il made in Italy nel settore agroalimentare
15.02.2012 - Censis: Svecchiare i distretti industriali per rispondere alla recessione
14.02.2012 - Marzano: Forza nostro paese sono i distretti
13.02.2012 - Moda e lusso: Italia, arriva lo straniero. Sempre di più le aziende che passano la mano
08.02.2012 - Il Senato protegge il
08.02.2012 - Maltempo: calzature 'made in Italy', per neve ritardi in consegne
08.02.2012 - Distretti industriali: vitali e sempre più votati all'estero
08.02.2012 - Lavoro nero in azienda che produce per Gucci.
02.02.2012 - Contraffazione: Gdf, sequestrati 105 mln prodotti 'tarocchi' nel 2011
02.02.2012 - Made in Italy: in mani straniere marchi storici per 5 mld/anno
01.02.2012 - Fava (Lega): ''Con la contraffazione made in Italy a rischio''
31.01.2012 -
31.01.2012 - Regione Sardegna - Piccole e medie imprese: opportunità di promozione delle eccellenze del Made in Italy nel mercato brasiliano
30.01.2012 - "Io, piccolo imprenditore, sono un imbecille"
30.01.2012 - Agricoltura: Le Maire, faro' possibile contro falso Made in Italy
27.01.2012 - Yare, protocollo d'intesa tra le istituzioni: rafforzati impegno finanziario e promozionale
27.01.2012 - Lazio: Agenzia Dogane sequestra pantaloni prodotti in Tunisia
26.01.2012 - Vicenza punta a diventare capitale mondiale dell'oreficeria - Buyer stranieri in forte crescita
23.01.2012 - Proposte dell' Istituto Tutela Produttori Italiani
23.01.2012 - Importazioni-esportazioni a Pisa luglio-agosto-settembre 2011
23.01.2012 - Grana e salami tarocchi rubano incassi al made in Italy
23.01.2012 - 100 imprese agricole in meno a Modena: IMU peggiorerà situazione
20.01.2012 - La crisi reale, storie di imprenditori abbandonati dalle banche e dallo Stato
19.01.2012 - Il made in Italy in rialzo grazie ad i paesi extra europei
18.01.2012 - Made in Italy, 36 enti a Piacenza contro i falsi di Stato
17.01.2012 - Bombassei: i dieci punti per la mia Confindustria
17.01.2012 - Francia, invenzione di due bocconiani: "Bonus" al posto di Euro
13.01.2012 - C'è la crisi, cura dimagrante per i distretti
12.01.2012 - Cresce l'acquisto della moda Made in Italy on line
11.01.2012 - Made in Italy in ascesa: più spazio per i suoi esperti
10.01.2012 - Copagri: Intensificare battaglia per vero Made in Italy
10.01.2012 - A Murano la crisi rischia di far perdere un gioiello del made in italy
10.01.2012 - Olio: Coldiretti, tarocco in Cina danneggia vero Made in Italy
09.01.2012 - Rosarno: striscioni in diverse città italiane
09.01.2012 - All'estero "taroccati" 3 prodotti alimentari italiani su 4
09.01.2012 -
09.01.2012 - Mirandola, il Consiglio unanime sulla tutela del Made in Italy
09.01.2012 - Made in Italy, tiene l
Proposte ITPI per un futuro del sistema produttivo italiano
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Introduzione dell'obbligatorietà della preventiva Certificazione da ente italiano, sull'igien...
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E' auspicata la modifica dell'Istituto dell'apprendistato. Lo Stato si dovrebbe far carico di almen...
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Per dare concretessa ed un indirizzo all'autosufficienza, Il Ministero degli Esteri potrebbe istit...
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